sabato 4 settembre 2010

[Recensione] Terminator 3

C'è una domanda che mi faccio spesso, e che non è se la regola della "L" vale anche per Johnny Depp, bensì: come hanno fatto certi attori a diventare famosi e considerati "cult", anche senza nessuna dote attoriale apparente? Passi se uno/a è figa, almeno ci si rifà l'occhio, ma quando uno/a è talmente cesso da far sanguinare gli occhi e pure cane a recitare, non ci si capacita del perché alcuni agiscano impuniti a certi livelli. Può anche essere che qualcuno abbia delle conoscenze paracule… ma TUTTI quanti? Questo quesito non mi fa dormire la notte.

L'uscita nei cinema di The Expendables mi ha fatto sorgere un out pourri di pensieri maligni e visto che avevo questo film in sospeso da tempo, ho deciso di guardarlo (per risparmiarvi il dolore fisico - come mi sento magnanima oggi!).

Partendo dal presupposto che in ogni saga ci sia una gamba molto più malata delle altre, mi accingo a spararmi questa bestemmia di pellicola, irta di barbarici accenti e, si spera, violentissime ed inutili esplosioni.

Il film comincia immediatamente con una perla di saggezza, mai sentita prima, robe da farsela tatuare su un bicipite, magari in caratteri giapponesi, sull'onda di "il futuro non è scritto, ognuno lo fa da sé" dalla voce del John Connor meno John Connor che si possa immaginare (persino Edward Furlong infante era più macho).

Segue un bigami di riassunto, come quelli all'inizio dei telefilm, per chi fosse stato leggermente distratto dal 1984 al 2003. Il futuro blah blah, il giorno del giudizio blah blah, i computer cattivi, il tutto enunciato con la stessa verve di un Leonardo Di Caprio shakespeariano che anela i sicomori.

Arriva una Terminatrix nuda e cattiva (perché, ricordo ai più spensierati, che i simpatici amici che arrivano dal futuro, viaggiano nudi), che si appropria dell'auto e della pettinatura di una Wasp a caso.

Si taglia su Claire Danes con dei capelli orribili dal colore indefinibile, che sta facendo la lista di nozze con il fidanzato sfigato, mentre parla al telefono con lo stereotipo di padre da film: un super colonnello/generale della cia/fbi/marina/pentagono che non ha tempo per i cazzi della figlia.

Il papi nel frattempo è alle prese con un virus informatico che ha infettato ben metà dei computer civili (l'orrore!) che noi sappiamo benissimo essere tutt'altro che una nota di colore.

Arriva Schwarzy, nudo, e con una quarta di reggiseno. Prendono fuoco delle palme. Entra in un bar di dubbio gusto, dove sta avvenendo uno spogliarello per signore. Segue scena comica (ma non grazie al Governatore). E anche in questo capitolo il nostro eroe si è procurato dei vestiti. Grazie a Dio.

John Connor irrompe in un ospedale veterinario e ruba del Multicentrum.

La cattivona passa al McDrive e spara ad un ispanico a caso. Completa il tutto uccidendo un altro paio di ragazzini. Anch'io lo so che a volte sono fastidiosi, soprattutto al cinema, ma caspita, mi sembra un pochino esagerato.

Spero che a questo punto la carrellata di presentazione dei personaggi sia finita: abbiamo una sfigata con un moroso sfigato e un padre cretino, un John Connor emo ante litteram drogato, una Terminatrix cattiva e Schwarzy.

John Connor e Claire Danes si incontrano e lei si comporta più da ninja che da veterinaria lamentosa, ma va bè, nei film son tutte capaci.

Al simpatico duo si unisce anche la biondona tettuta, che vuole fargli la festa, ma non di compleanno. Claire Danes si nasconde e si riafferma campionessa del "labbro tremolante" (per chi la conosce, sa di cosa sto parlando). La Terminatrix si arrabbia sempre di più, ma arriva Schwarzy a salvare tutti. Segue l'esplosione più inutile di sempre (e fisicamente impossibile).

Connor e la veterinaria scappano mentre Terminator e la Signora Terminator si scontrano. Parte un'inseguimento a più riprese: Schwarzy in sella ad una moto, macchine della polizia autoguidanti (Supercar gli fa una pippa) e la Terminatrix con una gru di dieci metri (la migliore). Cominciano le esplosioni e le distruzioni a raffica (immagino che sia la parte più importante del budget - più esplosioni, meno sceneggiatura). Schwarzy si sveglia e ruba un camion dei pompieri: molto più pratico per un inseguimento. Vince lui, ma non ho capito come perché mi ero rotta le palle e mi sono distratta per un po'.

Connor e l'automa chiacchierano e si scambiano i soliti convenevoli: il Terminator mandato di John Connor è sempre un modello vecchio rispetto a quello mandato da Skynet, come nell'altro film, e quindi è indistruttibile. Evviva. Ovviamente bisogna spiegare anche a lei la situazione e ricominciano le cazzate paternalistiche, sulla scia di "eravamo destinati ad incontrarci" (nel frattempo il fidanzatino di lei fa la fine del topo, o meglio, dello speck affettato).

Molto intelligentemente si rifugiano in un mausoleo all'interno di un cimitero e vengono accerchiati dalla polizia. Naturalmente fuggono (in un'autobara) e reincontrano la Terminatrix ancora più incattivita. Si scontrano, esplode roba.

La veterinaria piange la morte del fidanzato (il labbro continua a tremolare) e Connor cerca di consolarla con una frase tratta dai Baci Perugina (probabilmente una di quelle scelte da Moccia). Si scopre anche che il padre di lei è quello che per ora controlla Skynet e che il giorno del giudizio è QUEL giorno. E per una nota di colore rosa, la tizia e Connor si sposeranno e faranno tanti figli maschi.

Il Terminator vuole fare le valigie e fuggire dalla zona delle esplosioni nucleari, ma John Connor minaccia di farsi fuori (da bravo emo) perché non vuole sacrificare la vita di tante persone, blah blah, ma soprattutto quella del padre di lei, che gli serve per fermare tutto l'ambaradan. Come un bravo Jeeves, Schwarzy fa quello che vuole Wooster.

La Terminatrix, che è più figa, più sveglia e non si deve portare dietro due ragazzini piagnucolosi, è già attaccata alle chiappe del suddetto, che sta per dare l'ok all'avvio di Skynet. Mai una schermata blu nel momento giusto. Mai.

Le cose si fanno serie e i due Terminator si prendono di nuovo a pallettoni, mentre la ragazza cerca di soccorrere papino, che è stato ferito. Skynet ha il controllo di tutto e le macchine stanno cominciando a fare fuori tutti quanti. Il codice per fermare Skynet è in una cassaforte, sicuramente senza chiavi e dall'altra parte dell'edificio, guardata a vista da dodici robot con la sindrome premestruale. In realtà trovano subito la cassaforte, ma il posto dove effettivamente inserire il codice è a cinquanta miglia. Comodo. Solo una scusa per fargli prendere l'aereo (che parte direttamente dal cortile dell'edificio) e far lievitare il budget.

Papi crepa (per la vergogna), la figlia si dispera e Connor sforna ancora qualche frase ad effetto (narcotico).

I due robot se le danno in un cesso, evidentemente immuni all'odore di piscio. Sembra che vinca la robotessa perché gli stacca quasi la testa.

I due ragazzi scappano da lei e si rintanano nella stanza dei bottoni, dove ogni pulsantino ha una bella etichetta con scritto a cosa serva, per facilitare chiunque passi di lì anche per caso, a non combinare casini e scambiare il pulsante che attiva il riscaldamento del sedile con quello che lancia i missili nucleari.

Scaltro come una faina, Connor attira la Terminatrix nel reattore che, magnetizzandosi, la intrappola (per poco).

La veterinaria si scopre anche pilotessa (FATALITA') ma le cose si complicano, perché la mazzata che Termy si è preso in testa, l'ha formattato ed è ritornato alle impostazioni di default, ossia fare il culo a Connor. Tutto si risolve perché Connor riesce a rincoglionire a parole l'automa, che si mette in stand by forzato.

I nostri riescono a raggiungere la location ma arriva la rompiballe metallica a guastargli il party. Crollano pezzi, scappano, prende fuoco roba, scappano, arriva Schwarzy che si sacrifica (ancora una volta) per salvare il destino dell'umanità, ficcando in bocca alla sua controparte bionda, una bomba (che distrugge tutto, ma non i due protagonisti in fuga a due metri e mezzo dalla detonazione).

Si rifugiano in un sotterraneo cosparso di loghi della casa bianca e dell'americanità in generale (perché i protagonisti dei film si chiedono sempre "che posto è mai questo?" quando noi lo sappiamo benissimo che c'è sempre una cospirazione più grande di loro?). Il posto sembra essere un bunker antiatomico e si rendono conto che non esiste nessun modo per fermare Skynet e che il papino li ha mandati lì per salvarli dall'Apocalisse. Aw, che pensiero carino.

Muore il 99% dell'umanità e John Connor continua a farsi le pippe sul futuro che non può essere cambiato. Ma anche sì. O no. Forse.



Ps: per chiunque abbia affermato che i miei post non sono recensioni, o mi trovate una definizione migliore, o la smettete di rompere il cazzo. Tenc iù!

Pps: ho litigato con TextEdit, che mi cambia le parole senza chiedere il permesso. Se ci sono castronerie... pazienza.