martedì 2 luglio 2013

Man of Steel


Scusate, dovevo liberarmi. Sì, proprio come si fa con un pranzo pesante o dopo una cena messicana a base di tacos piccanti. Potevo prendere del digestivo, ma ho preferito così.
Condividerò con l’umanità qualche impressione randomica e scollegata sul film in oggetto, affinché io possa esorcizzare i miei
Purtroppo, negli ultimi anni, la mancanza di una trama solida (o interessante, divertente, emozionante…) viene risolta, come si direbbe dalle mie parti “a pugni e peae” (a pugni e pedate), tentando di risolvere qualsiasi conflitto con una rissa da bar (vedi The Dark Knight Returns, che potrebbe benissimo funzionare come sequel di qualche film di Bud Spencer). Manigoldi che si menano a profusione: solo per distrarci dalle enormi lacune create dagli sceneggiatori incapaci. Ho capito che la gggente vuole essere intrattenuta e che ora come ora ci pensa due volte prima di spendere 12 euro per il 3D, ma insomma, il cinema è stato inventato molto prima della computer grafica. E se proprio vogliamo essere puntigliosi, prima del cinema c’era il teatro. Che, sapete com’è, ha bisogno di un copione ben provato e funzionante, altrimenti l’autore si sarebbe preso (giustamente) la verdura marcia in muso, a fine spettacolo (e probabilmente non solo quella).
Sono parecchio stanca della scusa “ma è bello da vedere” per giustificare l’esistenza di tante ciofeche. E mò basta! Penso che fondamentalmente i produttori hollywoodiani credano che siamo degli imbecilli (e in fondo lo siamo, visto i soldi che gli facciamo guadagnare). Il budget medio dei film del genere catastrofico/supereroi/azione esplosiva potrebbe sanare il debito pubblico di uno stato africano: basta cagate come Prometheus, usiamo il denaro in modo più saggio. Buttiamo Ridley Scott nel bidone dell’umido. Non sono totalmente contro gli effetti speciali: non bisogna abusarne però. Prima viene una sceneggiatura ragionata e poi facciamo crollare i palazzi e volare le astronavi. Mi da meno fastidio un film bello con effetti speciali dozzinali, piuttosto che un film brutto, ma esteticamente ineccepibile. L’utente medio però, è abituato male.
Tornando a Man of Steel: è un film che fa concorrenza a Twilight per l’intensità degli sguardi che si lanciano gli attori. Ovviamente senza verbo proferire, perché scrivere dialogo intelligente costa. Costava probabilmente anche Costner, visto che la sua presenza sullo schermo è molto breve (grazie a Dio, io speravo fosse andato in pensione, e invece…). Evidentemente Diane Lane è costata meno, visto che gli sopravvive, per nessun motivo, visto che si limita a fare il bucato. E’ costata poco anche la parrucca cinese che le hanno appioppato. Milioni di dollari per simulare un’astronave, ma spenderne 100 per una parrucca decente faceva schifo (trend che va per la maggiore nei filmoni). E poi mi chiedo: era necessario far apparire per tutto il film Russel Crowe in vestaglia? Ho capito, ai kryptoniani piace stare comodi, nelle loro astronavi spigolose. Pattine per tutti, su Krypton.
Non voglio neanche cominciare a enunciare i momenti insulsi, le discrepanze e le minchiate inserite probabilmente perché “faceva figo”: vedi il cambio di pettinatura dei kriptoniani pre e post ibernazione. Forse non era una punizione, bensì un ritiro in una clinica di bellezza, in quanto si svegliano parecchio gagliardi.
Mentre succedeva il finimondo, dov’era Superman? A spostare macerie, rubando il lavoro ai milioni di disoccupati che ci sono. Clark, pensavo fossi nostro amico!
Un’altra cosa che mi ha lasciata perplessa è la tensione erotica tra Lois Lane e Clark Kent: dov’era? E’ un rapporto molto sterile. Hanno fatto diventare noiosa persino Lois Lane, una che dovrebbe avere il fuoco sotto al culo. Sì, ok, si baciano alla fine, ma perché? A me pareva un bacio da “Siamo salviiiii”, uno di quelli che accadono solo nei film, perché nella vita reali ti beccheresti un paio di denunce. C’era molta più tensione tra la giornalista e il colonnello. O tra il colonnello e la kryptoniana dagli occhi azzurri. Insomma, questo Clark Kent non attizza neanche una sessantenne di leopardo vestita. Non porta neanche le mutande: sai che irritazione a fine giornata? E non capisco l’ossessione dei kriptoniani per il barbiere. Certe facce, stanno meglio coperte (non solo a Krypton).
A meno di metà film mi stavo contorcendo sulla sedia; verso i tre quarti, volevo piangere dallo sconforto. Mi è stato detto che è un film molto violento: prendersi a botte con i palazzi, non è violento, è idiota. Il filmino della mia cresima è più violento. Gli utenti di Imdb si sono bevuti il cervello: il film svetta con un punteggio di 7.9 (più di 40.000 persone hanno dato 10/10). E’ chiaramente una fetta di umanità che ha dei problemi seri: sicuramente le tipiche persone che vanno al cinema solo per Iron Man, Thor, Die Hard e quant’altro. Quindi non mi stupisce che una nullità del genere sia stata osannata come uno dei migliori film tratti da fumetti. E’ semplicemente una questione di ignoranza e su questo non si può dibattere.
Comunque lo sapevo già dalla prima sequenza: un film che comincia con una partoriente, non è mai un buon auspicio.
demoni, sperando che se ne vadano e che riesca finalmente ad avere la pace dei sensi. Tutta colpa di Goyer, come sempre. Quest’uomo dev’essere fermato.