domenica 29 luglio 2007

[Recensione] Il club dei cuori infranti

Dal titolo mi aspettavo qualcosa di completamente diverso.
Mi aspettavo una commedia romantica: ragazzo incontra ragazza-si amano-si lasciano-si rimettono insieme-titoli di coda.
La prima frase udibile del film è: “certo che Cameron Diaz è una bomba”. E io mi sono detta “D’oh! Ma chi me l’ha fatto fare!”. Dopodichè appare Zach Braff. OSSIGENATO.
Zach Braff mi piace molto; Scrubs è una sit com eccellente, esilarante e intelligente. Lui è bravissimo, è un comico fisico perfetto. Nel mio piccolo, mi piace pensare che qui e lì spunti Chaplin, ma magari è solo la mia immaginazione. La mia vita a Garden State, scritto diretto interpretato dal succitato, è un film meraviglioso, profondo e sensibile, che ti tocca nei punti più nascosti (che non riesco a trovare in dvd, cazzarola). Ora. Qui interpreta una checca isterica con la paura di avere relazioni stabili. Oh si, dimenticavo, è un film su un gruppo di amici gay. Il club suddetto, è il nome del locale per cui lavorano. Nel gruppo spicca Timothy Olyphant (ma quanto manca ad ottobre!?) che nonostante sia uno dei miei nuovi amori cinematografici, qui non mi convince molto, in veste omosessuale (ma sempre fotografo, come su Catch and release). Nell’allegra combriccola c’è anche l’amico sfigato di Carrie Bradshaw (che assomiglia a Tom Hanks da giovane), il Roger di Jericho, Justin Theroux, forse il gay meno credibile della storia. (mi chiedo: i responsabili del casting di Queer as folk, dov'erano?).
Il prodotto è banalotto, edulcorato, con la tipica voce fuori campo che parla di amicizia. Si propone di essere un film fuori dagli schemi, per quanto riguarda i clichè omosessuali, ma invece li prende in pieno, uno dopo l’altro, soprattutto con la tipizzazione dei personaggi (la checca isterica, il gay sensibile ma ferito, la coppia che si molla continuamente, il vecchio). Si pesta i piedi praticamente da solo.
Osservazione random: nei film non finiscono mai di bere/mangiare. Spiluccano un po’ e poi si alzano. Lasciando lì tutto quanto e senza pagare. Anche quando prendono il taxi. Non pagano mai.
PS: ma gli uomini etero (non disgustosi)... dove sono finiti?

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