mercoledì 1 agosto 2007

[Recensione] The forgotten

Cerco di dipanare la trama nel modo più semplice possibile (e già qui è un'impresa)...
Telly Paretta (un nome meno ridicolo,no?) è una mamma che soffre per la morte del figlio novenne, avvenuta 14 (e sei giorni) prima, causa incidente aereo. Passa ore a guardare le cose del figlio (in una casa MERAVIGLIOSA), litiga con il marito, va dallo psicologo. Routine post traumatica. Dopo dieci minuti, il marito (uno della vecchia guardia di E.R.) e lo psicologo (Gary Sinise... magari tutti gli psicologi fossero così...) le dicono che il figlio non è mai esistito e che lei è malata di paramnesia, una malattia che ti fa inventare cose e te le fa sembrare più che reali (tipo gli amici invisibili...). Lei però è convinta che ha perso un figlio, proprio cocciuta. Incontra il padre di un'amica del figlio (Dominic West... che anche qui fa il beone... evviva la vita), il quale, manco a dirlo, non si ricorda della figlia e nemmeno di lei. Convinto pure lui. Ma lei, furbastra (o per il semplice fatto che il film dura solo un'ora e ventitrè), gli fa pronunciare il nome della figlia e MAGICAMENTE lui se la ricorda. Lei insinua nel compagno di disavventure l'ipotesi che siano stati gli alieni, ma arrivano i cattivoni della Sicurezza Nazionale che cercano di portare via la donna. Riescono a scappare. Vanno a cercare il marito della tipa ma lui non dice di non essere sposato e di non conoscerla. A posto. L'amico si sbronza e lei per svegliarlo gli da delle pacche sul sedere (marpiona... ma come biasimarla?). Si rifugiano nella tipica catapecchia nel boschetto e riescono a tramortire uno dei cattivi. Lo legano, lo torturano un po' e lui pronuncia frasi come "La verità è inconcepibile per la mente di chiunque", "Loro ci ascoltano"... e difatti è così, perchè scoppia (ma non scoppia... attenzione) la casa e lui vola in cielo (modello Milo Ventimiglia su Heroes... riferimento troppo arcano?). Con uno stratagemma da scuola elementare riescono a carpire l'indirizzo del presidente della compagnia aerea dell'incidente. La casa è vuota e appena appena formulano il pensiero "Loro sono qui dentro", arriva il cattivone supremo (un sosia di Tim Roth). La poliziotta solerte gli spara, ma lui non sanguina, non zoppica, non muore e il suo tessuto è grigino (modello Terminator). Scappano di nuovo, si ritrovano, e il padre alcolizzato viene fatto volare in cielo a sua volta. Lo psicologo raccatta la donna e si recano all'hangar da dov'era partito l'aereo (che portava i bambini in campeggio... che razza di campeggio è uno in cui ci vai in aereo? Minchia 'sti ricconi!). Lo psicologo ovviamente è coinvolto e il cattivo supremo finalmente spiega la mattanza... era un'esperimento sul legame che unisce madre e figlio. Tutte le donne a cui è stato cancellato il ricordo non hanno dato problemi, tranne Julienne Moore. Lui cerca di farle un'ultima lobotomia ma lei lo frega e lui viene risucchiato in cielo come gli altri. Tutto torna normale, riappare il figlio e sono tutti felici e contenti. Io non tanto. Almeno potevano trombare 'sti due. E poi... è sempre colpa del governo! X-files docet.

Ps: perchè nei film quando squilla il telefono di casa, non lo trovano MAI, ma proprio MAI? E poi è sempre nascosto nei cuscini del divano?

1 commento:

Anonimo ha detto...

sembra un film demenziale più che altro XD