lunedì 23 aprile 2007

[Recensione] La voltapagine


Il pomeriggio prima della visione ho avuto pressappoco il seguente dialogo con un’amica che aveva già visto il film.

- beh, com’è?

- Francese.

- Nel senso di lento e noioso.

- Lento sì, noioso... no.

- -_-

Al che mi sono preparata alla mazzata. I film francesi sono sempre un pochino lenti e acquosi, o meglio, nebbiosi, quindi ho ringraziato il cielo che il biglietto costasse solo 4,50. ho pensato: “Va bè al massimo dormo”.

Ma il film è passato in un flash. Sul serio. Arrivati i titoli di coda ti viene da dire: “E il resto? Non l’avran mica tagliato perché il biglietto era ridotto?!”. Due sono le opzioni: il film è troppo corto e basta oppure mi è piaciuto talmente tanto che il tempo è volato? Penso più la seconda, visto che non sono riuscita a pensare a dei “supplementi” da inserire qua e là per allungare il film. È perfetto così.

Si narra di una vendetta, fondamentalmente. Anche se non è chiaro come e quando avverrà. Il film è la costruzione di una situazione favorevole alla protagonista per vendicarsi di un torto subito da piccina. La serie di fatti che la porteranno a vendicarsi sono frutto di un piano calcolato al millimetro oppure una serie di coincidenze che hanno fatto risvegliare un morbo latente?

Mi aspettavo di vedere violenza, accette, strangolamenti vari e invece è tutto così sottile e calibrato che non sono riuscita a trattenermi dal provare ammirazione per la protagonista.

Per la serie “Prendere appunti!”.

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