martedì 17 aprile 2007

[Recensione] Mirrormask


Un po’ nauseante.

Per i colori, i movimenti della macchina.

Per la mancanza di prospettiva e punti fissi. Da mal di mare, in pratica.

Popolato da creature “montate” a caso spiluccate ovunque, da Harry Potter, al Mago di Oz, Labyrinth (ma va), Douglad Adams. Qualcuno si ricorda il divano con la testa d’alce del Magico mondo di Oz?

Recitato male, doppiato peggio…

Solita storia del doppio sogno-realtà.

Solita situazione “voglio che tu muoia” “TRAN!” “OPS, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace, voglio che tutto torni come prima blah blah blah… Ora entrerò nel mondo magico, troverò un amico, stronzo ma simpatico, un po’ cialtrone, che mi darà una mano, che mi tradirà ma che poi si pentirà…” L’amico (Valentine… d’oh!) che tenta di fare battute peggio di quelle dei vecchietti sull’autobus, fa rabbrividire. Lo humour inglese qui non funziona.

La regazzina assomiglia terribilmente a Lizzy Kaplan anche se quest’ultima è mostruosamente più subdola (e meglio vestita).

Eroi in pigiama, in pantofole o senza scarpe? Vogliamo proprio elencarli? Die hard… Guida galattica…

“Creature” (assomigliano ai robot di Metropolis…) che vestono la “protagonista” cantando? Dove mai posso averla vista? Uhm… Comincia per C… e finisce per… Enerentola…

Trama un po’ confusa… mi sono persa a tre quarti…

Tutto è riciclato in questo film! Persino la pettinatura della protagonista!

Basta con queste cacchio di sfere… andavano bene per Labyrinth, ma sono passati vent’anni. Vent’anni e non vi sono venute in mente altre idee? Beh…

Per la serie… lasciate stare e guardate Il labirinto del fauno. The capolavorest.

PS Stephen Fry nella parte del libraio…ma dove?!

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