martedì 24 aprile 2007

[Recensione] Miami Vice


In Italiano “Buoncostume”. In inglese “Vice squad”.

“Vice”= vizio. Sa di perversione, di sensualità, di segreti.

“Buoncostume” sa di ottocentesche affettazioni come dire “Con permesso” quando si esce da una stanza, o levarsi il cappello per salutare una signora, o evitare di mettersi scarpe a specchio con la gonna.

Ok, bando alle ciance.

Un film con dei cieli bellissimi. Fotografato da Dio, ma girato in stile fiction di Canale 5. con uno stile “reale” AKA siamo poveri in canna (cosa che in questo caso non è vera, visto il budget). Se l’avessi visto alla tv mi avrebbe fatto schifo, ma qui, è del tutto sopportabile e addirittura “artistico”.

Colin Farrell è quasi credibile, almeno stavolta gli hanno dato una nuance di biondo meno travesta. Non dico che gli stia bene, sembra solo più naturale. Com’è peloso in faccia quell’uomo! Sarà il tipico masculo che si deve rasare mattina e sera per non sembrare uno yeti? Poverino, e io che mi lamento di una ceretta al mese…

Non ho idea del perché Jaime Foxx sia così osannato. I peggiori attori hanno almeno un paio di espressioni in saccoccia. Lui manco il ricambio. Solo su Ray mi è piaciuto, ma forse sono stata accecata dal fatto che lui ERA Ray Charles in quel film. O perchp gli occhiali da sole gli coprivano metà faccia.

Questa settimana è stato il boom dei film con mille personaggi e nessuno di loro riconoscibile… questo era popolato da gente di ogni colore e specie, e nonostante questo non ricordo un singolo nome o faccia. Tranne quella di Colin Farrell. Che tornerà in queste pagine e nei miei pensieri. Meno di altri, ma sempre presente con le sue sopracciglia a dir poco voluminose. Elio gli fa un baffo. Appunto.

Che altro dire sul film?... bah, un po’ d’azione, due scene di sesso (una a testa per i due protagonisti – sarà stato messo a contratto?) ma nessuna delle due degne di qualsivoglia nota. Qualche sparatoria, qualche giretto in areo-nave-decappottabile-off shore (con la gnocca d’ordinanza).

Mi aspettavo più azione, più tiri bassi, più bastardaggine da poliziotto che la sa lunga e invece abbiamo due cavalieri senza paura e senza macchia che si infiltrano nel mondo dei corrieri della droga. Uccidono chiunque si trovi sulla loro strada, questo sì.

Nota positiva: in una scena, la poliziotta donna ancora in piedi, uccide con un colpo perfetto il cattivone di turno con in mano un detonatore. Cosa che non avevo mai visto fare in un film… di solito se il merda di turno ha per le mani un bel pulsante rosso, i buoni cercano di temporeggiare, saltargli addosso, creare diversivi… lui le dice:”io faccio saltare tutto, morirete anche voi. Ah ah”, lei con una pazienza da maestra delle elementari che spiega la fotosintesi clorofiliana, gli risponde “Se io ti sparo alla base del collo con questo fucile che va a mille mila al secondo tu non ti rendi conto nemmeno che l’ho fatto, furbino (aggiornati sulle nuove tecnologie!)”. E BAM! Aveva ragione lei, lui manco se ne accorge.

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