giovedì 14 giugno 2007

[Recensione] Shaft

Un altro attore che proprio non reggo è Samuel L. Jackson. Mi ricorda un chiuaua, un chiuaua gigante. E infatti, come volevasi dimostrare, il prossimo film che uscirà con lui avrà come co-protagonista Josh Hartnett. D'oh!
Il film si apre con una sigla fantastica, cantata da Isaac Eyes, colui che doppiava Chef di South park ma che ha lasciato il cast perchè si è offeso per la puntata su Scientology (coglione!), che ti da proprio l'essenza degli anni settanta: pelle marrone, pantaloni a zampa e pettinature afro. Peccato che il film sia ambientato ai giorni nostri, ma non si capisce subito. Per almeno mezz'ora ci si casca in pieno. Non so se sia fatto a posta o sono io che sono stordita.
Credo che Shaft sia il remake di una serie di film degli anni settanta, epoca blaxploitation, Foxy Brown per capirci. Non mi sono informata, ovviamente, mi interessava solo vedere Christian Bale, perchè non riuscivo ad immaginare che tipo di ruolo potesse avere in un film poliziesco del genere.
Shaft è un detective coi controcoglioni che perde la reputazione a causa di Christian Bale, l'omicida razzista figlio di papà. Quest'ultimo picchia a morte un ragazzo di colore e minaccia l'unica testimone al fatto, Toni Collette (riunita per un'altra volta con Bale dopo Velvet goldmine). Bale è un personaggio scomodo, sbruffone, egocentrico, insomma, uno stronzo. Uno di quelli che ti fanno venire il prurito alle mani quando li incontri, e ti tocca grattarti o mangiarti le unghie, altrimenti ti metti a schiaffeggiare lo schermo al plasma. E qui mi sono detta: cavolo, Chris Bale è uno che se bucasse una ruota davanti a casa mia farei come Misery non deve morire, ma qui veramente lo farei gambizzare. Ergo, deve essere un bravissimo attore se mi fa quest'effetto. Quindi, promosso Christian Bale nell'olimpo dei grandi.
Tornando al film. Mi è venuto il dubbio sull'epoca dell'ambientazione quando hanno nominato Tupac e Tiger Woods. Sì, decisamente non erano ancora nati negli anni settanta, figuriamoci famosi.
Storia un po' così: testimone in fuga, i buoni lo vogliono, i cattivi pure, si inseguono si sparano, viene convinto a testimoniare, prendono il cattivone di turno e lo portano al processo finale.
Il montaggio è decisamente originale, a sorpresa.
Nel cast, la splendidissima Vanessa Williams nella parte della poliziotta d'assalto, anche se dopo averla vista in Ugly Betty, posso affermare che sta meglio con uno Chanel, rispetto ad un corpetto antiproiettile.
Un film non eccelso, ma mi sono un pochino pentita di non averlo comprato al supermercato a €7,90.

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