martedì 8 maggio 2007

[Recensione] Hollywood homicide


Capita molto spesso di aspettarsi grandi cose da un film e rimanerne tremendamente delusi, per un sacco di motivi: la trama insulsa, la recitazione oscena, gli effetti speciali fatti col photoshop, il montaggio noioso, il finale troppo scontato, troppo inaspettato, intelligibile... ma è raro che si guardi un film dal quale non ci si aspetta più di tanto e rimanerne piacevolmente sorpresi. Soprattutto i film comici/divertenti. Far ridere è molto difficile, è più facile far piangere (uno dei pochi che è riuscito a fare entrambe le cose: Charlie Chaplin).
Hollywood Homicide fa parte della seconda specie.
L'ho comprato solo per proseguire la mia collezione Josh Hartnett (gli Yankees pronunciano Hartnét, à la français), ed è rimasto un bel pò nella mia videoteca, prima che mi decidessi a guardarlo. Appunto perchè mi aspettavo poco niente da un film così. Oggi ero in vena di film poco impegnati, divertenti, caciarosi e con qualche bell'omino per rifarmi gli occhi (che magai sappia anche recitare). Credo che josh sia un bravo attore, sottovalutato, checchè se ne dica nel mondo cinematografico.
La trama in poche parole: due polizziotti brocchi, ovviamente antitetici tra loro, alle prese con l'omicidio di un gruppo rap.
I poliziotti brocchi fanno sempe un pò di tenerezza, e sono molto generalmente abbastanza comici.
Uno dei motivi per cui il dvd è rimasto a prendere polvere è Harrison Ford (indovinate quale dei due poliziotti interpreta, quello giovane e bello, o quello vecchio e in rovina?). Non mi è mai piaciuto come attore (non che abbia approfondito la sua filmografia, eh...). L'unico decente è stato "Il fuggitivo", uno dei più bei film d'azione degli ultimi quindici anni.
Il film è divertente, pieno di gag assurde (non l'assurdo/surreale dei Monty Python - l'assurdo del "ricercato fugge con pedalò" o "mi litigo il taxi con la vecchietta isterica").
Josh Hartnett è decisamente divertente. Riesce ad essere convincente senza essere ridicolo, senza mai scomporre la sua faccia di bronzo (astenersi ogni commento sulle sue larghe spalle sottolineate dalla fondina, o sul suo fondoschiena particolarmente... ok, lasciamo stare).
Una nota interessante: un esilarante cameo di Eric Idle, nella stazione di polizia, se non ricordo male verso il decimo minuto. "Non stavo pagando la prostituta: ho vinto cinque Bafta, io!!!".

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